Martina Campi

00 (15) Arthur

La comunicazione.
Come no. Io credo nella Comunicazione. E nello scambio di Informazione.
Molto importanti sono i mezzi, gli elaboratori. L’hardware ed il software. Perché l’informazione va raccolta, va rielaborata. Tramite una sequenze di istruzioni, va fatto.
Ci si deve uniformare sul formato.
Io credo nella potenza di calcolo.
Credo in una comunicazione che migrerà verso il digitale – meno rumore, più risoluzione –.
Io credo nella potenza della logica.
La logica, che è lo studio delle argomentazioni valide.
Bisogna stare attenti alla logica: uno stesso enunciato può essere usato per fare un’asserzione vera in una situazione e non vera in un’altra, per esempio. In pratica dipendono dalla situazione. Inoltre una parola può cambiare riferimento molte volte nel corso di una conversazione.
Ed ecco il bello: la verità - o non verità - di un enunciato dipende comunemente dal riferimento delle sue parti e questi riferimenti possono mutare da una situazione all’altra.
Essere consapevoli che spesso le regole vengono trasgredite.
E che in una situazione bizzarra può essere impossibile dire se un enunciato è vero oppure no, semplicemente perché la nostra lingua non è abbastanza articolata.
Possedere la logica significa possedere controllo.
Sapere esattamente dove si è. Sempre.
Come suonare un pezzo, improvvisare. Stare sul tempo.
Sapere dove si è.
Si comincia dalla pazienza, dalla costanza.
Dalla passione per l’apprendimento.
Giorni, mesi, anni.
Quando tutto il resto diventa invisibile il senso si fa più grande e succede che un giorno ne segue un altro, di obbiettivo in obbiettivo. Fino ad avere più tempo, avere più spazio di andare e venire.
Niente è irraggiungibile, vivendo.

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